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Cos’è?

Osteopatia significa “sofferenza dell’osso”: può essere di origine metabolica, post-traumatica, degenerativa o infettiva. E’ nata negli USA attorno al 1875 ad opera di un medico, Andrew Taylor Still.

Con trattamenti fisici e manuali previene e cura problemi muscolo-scheletrici come dolori al collo e alla schiena, oltre che problemi di origine viscerale, posturale e neurologica.

A cosa serve?

Lo scopo è quello di riequilibrare qualsiasi distretto corporeo che si trova in difficoltà a causa di eventi traumatici di varia natura, ridando piena libertà di movimento.

Chi può beneficiare della cura?

Qualsiasi persona può ottenere benefici dall’osteopatia:

  • neonati e bambini con eventuali problematiche cranio-sacrali dovute a parto difficoltoso;
  • donne durante la gravidanza – per migliorare la respirazione diaframmatica e l’elasticità delle articolazioni pelviche – e nella fase postpartum;
  • adolescenti con atteggiamenti posturali scorretti;
  • sportivi, agendo tempestivamente sugli squilibri muscolari che predispongono a traumi ripetitivi e a strappi miofasciali;
  • adulti, curando le disfunzioni dell’organismo per mantenere l’efficienza fisica e mentale;
  • anziani, per avere un valido sostegno nelle malattie croniche

Quali mezzi utilizza?

Le mani del terapeuta, mai aggressive sui tessuti, sono gli unici strumenti utilizzati.

Quali sono le basi del funzionamento?

Mediante la palpazione vengono ricercate non solo la mobilità, cioè il movimento volontario e visibile esternamente, ma soprattutto la micromotilità interna della struttura, che è autonoma, ovvero  non comandata dalla volontà.

Come si esegue nella pratica?

L’intervento è esclusivamente manuale e si compone di due parti : l’esame del paziente e il trattamento.
La prima prevede la diagnosi per capire la causa che ha prodotto il disturbo, in quanto a volte la zona dolente non è la reale sede di origine del problema.
L’osteopata valuta la consistenza, il calore, la mobilità e le tensioni presenti nei vari tessuti.
Il trattamento prevede la possibilità di utilizzare diverse metodiche operative:

  • Tecniche strutturali, che agiscono direttamente a livello articolare;
  • Tecniche fasciali, che agiscono sul tessuto connettivo. L’osteopata con le mani percepisce le tensioni dei tessuti e le scioglie;
  • Tecniche viscerali, che agiscono sull’apparato viscerale;
  • Tecniche miotensive, che agiscono direttamente sui muscoli;
  • Tecniche cranio-sacrali : il cranio è collegato al resto del corpo attraverso alcune membrane. Con questo tipo di approccio è possibile regolarizzare delle situazioni che non avrebbero altro modo di essere risolte;

Si tratta di una tecnica scientifica?

Sì: ha ottenuto l’accredito di validità di efficacia da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

E’ una tecnica semplice da imparare?

Per acquisire la sensibilità tattile e le conoscenze complete, l’osteopata deve seguire una serie di studi, sia teorici che pratici, della durata di sei anni e al termine dei quali deve sostenere gli esami che lo abiliteranno alla pratica.

L’osteopatia si differenzia da altre tecniche manipolative?

L’osteopatia non si limita a trattare strutture muscolo scheletriche, ma agisce soprattutto a livello articolare. Inoltre vengono trattati anche i visceri ( gran parte delle lombalgie nasce da disturbi originati da patologie organiche) e viene valutato il sistema cranio-sacrale, non oggetto dell’intervento fisioterapico.

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